Scritti di Sergio Bianco nel dominio dei Simboli.

Dal cigno di Hilma, pittura ed astrazione simbolica

 

cigno-logogenesi

 

Quando, nel 1910,
è arrivato Kandinsky,
con il suo astrattismo,
Hilma af Klint
era già partita da cinque anni
con la sua astronave pittorica.
Cinque anni, in quell’epoca,
corrispondono a cinque anni luce.

È Hilma, infatti, la vera pioniera
dell’astrattismo volto a rappresentare,
nel suo caso,
la spiritualità a Lei connessa.

Questa serie di dipinti
che hanno come titolo “The Swan”
(il cigno)
sono realizzati nel 1915.
Sono tele quadrate
di formato cm 150×150 circa.

cigno-Hilmaafklint

Il cigno è il pretesto simbolico
per raffigurare
le forze contrapposte presenti in natura,
l’equilibrio yin yang
che regola e fa comprendere
i fenomeni della vita
apparentemente positivi
e apparentemente negativi.

Il primo quadro di Hilma
ha una partitura netta
tra bianco e nero.
Becco e ala del cigno
si riconoscono e prendono contatto.
Sono riferimenti rassicuranti
che, come un portale d’accesso,
introducono l’osservatore
alle immagini dei quadri successivi.

cigno-filma

Nei quadri seguenti,
intitolati anch’essi “The Swan”
troviamo il fulcro visivo,
la spirale logaritmica
la suddivisione esagonale
che segna il passaggio
dal piano al tridimensionale…

Hilma-Cigno

Troviamo la clessidra
dei triangoli contrapposti,
segno del tempo,
del presente qui e ora,
contrapposizione
tra universo maschile e femminile.
In tutti i quadri di Hilma
qui rappresentati,
troviamo l’idea primordiale del cigno
sviluppata in modo astratto.

cigno-filma

L’articolo esordisce
con il simbolo del cigno
che ho creato
in virtù dei codici della logogenesi.
Come la stella cometa,
il simbolo è chiaro e riconoscibile
da Re e pastori.

Contiene, nella sua semplicità,
un congegno costruttivo
tutt’altro che facile da realizzare.

Può essere inciso
base mm7 su un cristallo
così come può apparire,
con un click che provoca
l’abbattimento istantaneo delle spighe,
su un campo di grano sconfinato.

Il simbolo racchiude equilibrio,
profondità spirituale
e il codice del segreto.
È un segno netto e monocromatico
che conduce, in senso ampio,
al mondo astratto e intangibile.

Inotre contiene tre S.
Le tre S sono connesse ad un Nome
che rimane al momento misterioso
così come nessuno
conosce il committente
di quei 193 grandi quadri
“The paintings for the Temple”
dipinti da Hilma af Klint
all’inizio dello scorso secolo.

Sergio Bianco, Logogenesi

 

 

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