Scritti di Sergio Bianco nel dominio dei Simboli.

La precisione illusoria del Rolex perde la coincidenza

 

Rolex-logogenesi-simmetria

 

Quando si parla di Rolex,
si pensa immediatamente
alla precisione svizzera.
Vero.

Personalmente,
non porto orologio
ma sono affascinato
da quel microcosmo
che allinea passione,
conoscenza meccanica,
nobile mestiere, alta tecnologia
e precisione assoluta.

L’orologio tasta il polso
di chi lo porta,
sente il battito del suo cuore,
misura la vena artistica
o il pulsare della conoscenza,
con una pressione consapevole.
L’orologio è un bene
che si tramanda oltre la vita,
di padre in figlio.

Nel vocabolario svizzero
la coincidenza
è la perfetta corrispondenza,
la puntualità programmata.
Diversamente,
nel vocabolario italiano,
la coincidenza
è la combinazione fatale
che accade per capriccio del destino.

Nel dominio dei treni,
italiani e svizzeri,
si capisce, nel confronto reale,
la differenza tra questi due termini.

ORA concentriamo l’attenzione
sul quadrante dell’orologio.
Le lancette,
nelle foto istituzionali
e nei modelli di orologi esposti
nelle vetrine di tutto il mondo,
sono immortalate alle dieci e dieci,
l’ora del sorriso.

In questa perfetta simmetria,
sopra le lancette aperte a ventaglio
si staglia la corona a cinque punte.
Sotto il Simbolo della corona,
appare centrato il Nome della Maison:
ROLEX.

Ed è proprio qui,
in questo allineamento,
emerge la precisione illusoria
che caratterizza l’orologio Rolex.

La corona,
con i suoi cinque diademi circolari,
si posiziona al centro.
Sotto la corona
si posiziona la parola ROLEX
con le sue cinque lettere.

La “L” è la lettera centrale
che genera un vuoto sulla sua destra.

L’asta verticale della “L”,
per l’occhio dell’osservatore,
è la colonna portante
sopra la quale
dovrebbe appoggiare la corona
equilibrando le lettere
in modo opportuno.

Invece, la lettera “L”
risulta spostata a sinistra
e genera uno scompenso
visivo ed emotivo.

Una mancanza di precisione
e di coincidenza che risalta
nella perfezione assoluta
del circostante.

Anche la X ha un lieve scompenso,
certamente non grave come il primo.
Si tratta della mancanza
di allineamento verticale
tra le frecce della ideale clessidra X.

La clessidra X, nel dominio del tempo,
è un particolare importante
che costituisce la forza sonora
e pronunciata di questo Brand.
Forza che non può essere trascurata
o sminuita sotto il profilo grafico.

Osservando la Maestra
di tutti i designer,
Madre Natura,
la Bellezza appare evidente
nelle forme più variegate
di ogni creazione naturale
senza che si manifesti mai
nulla di storto o poco equilibrato.
Tale armonia è codificata
con cifre esatte,
simmetrie,
rapporti aurei
calibrati sui numeri
della divina proporzione.

Rolex afferma il proprio Stile
nella costruzione estetica
e meccanica dell’orologio.
Impone autorevolezza
con la vibrazione musicale
del suo potente Nome
ma la forza finisce lì,
nel suono.

Nel momento in cui Rolex
posiziona il proprio Lettering
sotto la corona simmetrica,
rigida ma almeno equilibrata,
l’orologio, nel suo insieme,
perde colpi,
la simmetria si infrange,
la precisione vacilla
e Rolex perde la coincidenza.

Rolex non perde
un semplice e banale treno.

Rolex perde il vettore senza tempo
che conduce alla Bellezza assoluta.

Sergio Bianco, Logogenesi

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *