Scritti di Sergio Bianco nel dominio dei Simboli.

Le maglie dell’oblio. Un calcio al senso di appartenenza.

 

del piero maglia appartenenza

 

Il campionato di calcio
è come la corsa dei cento metri piani
con una profonda differenza etica.
Nei 100 metri le regole sono chiare:
una linea di partenza,
un percorso rettilineo e un traguardo.
Vince chi arriva in fondo nel minor tempo.

Non esistono trucchi a metà gara
per avvantaggiare o far recuperare terreno
a chi è partito male.
La gara è onesta e vince il migliore.

Nel campionato di calcio, invece,
si imbroglia in modo legalizzato.
Se una squadra inizialmente non vince
a metà corsa, ovvero a gennaio,
può comprare
i migliori giocatori di altre squadre
che partecipano allo stesso campionato
ancora in corso (!)

Si falsa così, a metà gara,
l’esito del campionato stesso.

Il povero tifoso
può subire lo smacco di una tripletta
segnata alla sua squadra del cuore
proprio dal suo amato goleador
che fino a pochi giorni prima
indossava ben altra maglia.

La maglia è come la bandiera
ma per i signori del marketing,
cosa vuoi che sia la bandiera?
Un pezzo di stoffa.
Eppure per quel pezzo di stoffa,
per quel Simbolo,
per il tricolore, ad esempio,
alcune persone hanno offerto la vita.

Questo fenomeno magnetico
è il senso di appartenenza
ed è saldamente connesso
al successo e ai valori dell’Impresa.

L’industria del calcio,
per guadagnare in modo miope nell’immediato,
distrugge inesorabilmente
il valore più prezioso.
Il Valore che nel tempo si consolida
nel cuore delle persone.
Lo distrugge cambiando in modo insensato
i colori dell’amata maglia.

Alessandro Del Piero,
campione umano e sportivo
e fedele come pochi alla sua squadra,
nella sua partita d’addio
del 13 maggio 2012,
ha salutato il pubblico juventino
in modo memorabile:
Tutto lo stadio in piedi ad acclamarlo
con sincera commozione.
Unico neo: il colore della sua maglia.
Nulla di bianconero
ma una maglia rosa da ciclista
maglia che ora non si usa neanche più
perché sostituita con colori estranei
a quelli istituzionali

Poiché l’ignoranza è contagiosa,
da tempo, tutte le squadre di calcio
hanno lanciato sul mercato
le loro sciagurate maglie dell’oblio
che sono un oltraggio
ai colori istituzionali del club
e alle bandiere vere,
cucite nel cuore delle persone
col doppio filo
della tradizione e del tempo.

Nella visione di Logogenesi
i colori sociali sono sacri
e creano insieme al Nome
e al Simbolo,
la riconoscibilità e la forza dell’Impresa.

Brand Equity è il valore percepito del Logo.
Valore che a volte è superiore
a tutti i beni materiali dell’Impresa.

Il Valore è come la fiducia,
si crea e si consolida nel tempo
e la puoi distruggere in un attimo.

Sergio Bianco #logogenesi

 

 

Un pensiero riguardo “Le maglie dell’oblio. Un calcio al senso di appartenenza.”

  1. Nicola Pisani ha detto:

    Tradizione e appartenenza si costruiscono nel tempo ma possono anche dissolversi in un attimo.

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