Scritti di Sergio Bianco nel dominio dei Simboli.

Lectio magistralis della tigre. Percezione del colore.

 

tigre

 

La Natura suggerisce e insegna
accostamenti di colore perfetti.

Oltre al fattore estetico
c’è uno scopo pratico
che determina il colore di animali,
piante e, come vedremo,
attori del cinema,
per soddisfare precise esigenze
connesse alla difesa, all’attacco
e, in ogni caso, alla sopravvivenza.

La tigre, ad esempio, si mimetizza
nella vegetazione grazie al manto striato.

Sole e ombra, terra e rami,
rendono la sua presenza impercettibile
e i suoi agguati micidiali.

I colori della tigre sono regali.
Nero e oro sono i colori del lusso,
come le vetrine di Cartier,
nel cuore di Parigi.

La tigre alterna strisce gialle e nere
ma è grazie al bianco, sotto la gola,
che esprime la sua maestosa eleganza.

Tremal-Naik lo sa bene.

Lo sa anche Leonardo Di Caprio
nel suo impeccabile smoking
mentre ritira, nel 2017,
la statuetta d’oro
alla cermonia degli Oscar:
il protagonista magnetico
tra nero e oro,
è il bianco della camicia,
sotto la gola.

È quindi il respiro che, a volte,
determina la bellezza,
l’esito finale dell’attrazione.
Il respiro è anche la variazione,
il modulo interrotto,
la simmetria infranta.

Il modulo interrotto
è il ponte del giardino zen
che, anzichè attraversare il lago
con logica rettilinea,
propone traiettorie diverse
per esplorare la natura
in ogni direzione.

Il punto di arrivo è lo stesso:
si allunga il tempo
e si allarga la visione
e quindi la vita.

La simmetria infranta è il neo
sulla guancia di Merilyn Monroe.
Marilyn Monroe, vestita di nero
con punti luce di gioielli d’oro
di fronte alle vetrine di Cartier, a Parigi.
I capelli biondi della diva
corrispondono al bianco della tigre.

Questa è la corrispondenza.

Un ideale ponte zen
che attraversa il fluire degli eventi
col fascino di una illogica non lineare
che unisce la tigre,
il neo di Marilyn Monroe,
Tremal-Naik,
l’oro di Cartier,
la notte degli oscar,
e il metodo Logogenesi.

Questa, dicevo, è la corrispondenza.

Sei libero.

Puoi aspettare che il postino
te la recapiti a casa,
la corrispondenza,
oppure puoi cercarla,
intuirla e perseguirla
come un esploratore di emozioni,
oltre lo schermo piatto.

Sergio Bianco

 

 

2 pensieri riguardo “Lectio magistralis della tigre. Percezione del colore.”

  1. Nicola Pisani ha detto:

    Osservare, cogliere e connettere questi paralleli genera emozione e arricchisce la percezione del circostante.
    Oltrepassare la superficie ed esplorare la profondità non è un invito: è una sfida.

    1. logoadmin ha detto:

      Grazie Nicola. Sfida è andare ogni giorno in palestra e allenare i muscoli della fantasia.

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