Scritti di Sergio Bianco nel dominio dei Simboli.

Osteria Perillà: Natura, uomo, arte della cucina.

 

Perillà-Osteria

 

“Sono nel borgo più vero d’Italia.
Vedo l’oro della terra
e lo smeraldo dei campi.
Sento l’armonia del tempo
e il suono del Silenzio.
Sfioro con mano
natura e sostanza,
materia prima di questo magico luogo.
Vedo il fuori accolto qui.
Qui respiro i profumi più intensi.
Qui assaporo talento e cultura.

Osteria Perillà.
Sogno nella natura.”

Queste parole si compenetrano
alle immagini in dissolvenza
del video di presentazione dell’Osteria Perillà,
gioiello nella natura di Rocca d’Orcia.

Ecco la motivazione del marchio
creato in virtù
dei codici della Logogenesi

Il diapason, grazie alla vibrazione del LA,
crea l’accordo tra gli strumenti musicali.
Tre cerchi irradiano con spessore crescente
come onde fluide e sonore, nel cuore di Simbolo.
Il diapason regola e disciplina
armonia ed equilibrio
delle tre dimensioni circolari
elette a rappresentare
la Natura, l’Uomo
 e l’Arte della Cucina.
Il diapason è aperto verso destra, il futuro
e orientato verso l’alto
a indicare ciò che è oltre,
quella via dell’eccellenza
espressa dal Nome stesso: PER-IL-LÀ.
L’estremità inferiore del diapason,
è il punto che,
a contatto con il legno degli strumenti,
amplifica il proprio suono.
Quel punto ha forma di mandorla sacra,
icona del Podere Forte di Rocca d’Orcia.
Qui l’Osteria Perillà
attinge la freschezza
 delle primizie
e la fragranza delle materie prime
per la propria cucina.
La tipica curvatura della mandorla sacra
è anche presente nella biforcazione del diapason
e nella parte interna dell’accento di Perillà.
Il Lettering è disegnato su misura
e costituisce insieme al Simbolo
un patrimonio esclusivo dell’Impresa.

Nell’anno 2017,
alla presentazione del logo Perillà,
dinnanzi a Pasquale Forte,
Lei non era ancora presente
ma era come se fosse già lì,
visibilia ex invisibilibus.
Pasquale Forte, pienamente soddisfatto,
contemplava l’oro della terra
e lo smeraldo dei campi
dalle luminose vetrate del Podere Forte.
Poteva vederLa in modo distinto.
Lei è arrivata dopo, nel tempo giusto,
a suggellare l’unione armoniosa dei tre cerchi
presenti nel Simbolo appena creato:
Natura, Uomo e Arte della Cucina.
Lei è apparsa con la sua luce
a premiare amore e conoscenza
e l’allineamento simbolico
di visione e valori
ai livelli di eccellenza più alti.
Lei è la Stella Michelin.

Sergio Bianco, Logogenesi

 

 

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