Scritti di Sergio Bianco nel dominio dei Simboli.

La pesca di Pelizza da Volpedo al Museo del Novecento.

 

quarto-stato

 

La pesca di Pelizza da Volpedo
al Museo del Novecento.

In un precedente articolo
ho scritto riguardo al quadro
“Il Quarto Stato”
dipinto da Pelizza da Volpedo nel 1901.

In particolare ho osservato
la linea dell’orizzonte incurvata
che appare
nella parte alta della tela.

Tale linea curva
conferisce valore mondiale
alla scena ritratta.

Anche per questo particolare,
la marcia verso l’osservatore
diventa la marcia di un popolo:
un messaggio simbolico universale.

L’osservazione riguardo a questa linea
non appare
in alcun testo di critica d’arte:
è un’intuizione personale
in connessione con il mio mestiere
di artigiano del Simbolo.
Se al posto della linea curva
vi fosse una linea d’orizzonte diritta,
sarebbe tutto diverso
e qui entriamo
nel dominio del metodo Logogenesi
che vive su questi dettagli lineari
capaci di rivoluzionare un simbolo,
e, per dirla tutta,
capace di rivoluzionare in positivo
l’Impresa e anche il mondo.

Ritornando al Quarto Stato,
l’opera è esposta a Milano,
all’ingresso del Museo del Novecento,
immediatamente prima dell’entrata.
Non occorre pagare il biglietto:
chiunque può avvicinarsi liberamente.

Il quadro appare nella sua grandezza,
dietro al vetro protettivo,
con le sue delicate campiture di colore.

Al centro
di questi leggeri cromatismi,
presenti nel terreno,
nei vestiti,
nelle scarpe, nei piedi scalzi,
nelle mani,
nei cappelli e nei volti,
risalta il gilet
del personaggio centrale.

Un gilet che evoca, nella mia visione,
la superficie delicata
e vellutata della pesca.

Infatti il rosso
è coperto da una patina
naturale di sole e di calore.

Mi piace pensare che Pelizza,
mentre dipingeva questo quadro,
avesse sotto gl occhi
e potesse sfiorare con mano
il frutto migliore della sua terra.

La pesca di Volpedo,
a mio parere, è straordinaria.
Gustare una pesca di Volpedo
nel pieno della maturazione
è una delle gioie della vita.

La gioia è superiore
recandosi sul posto,
in questo paese
in provincia di Alessandria.

Se volete essere cacciati
dal Paradiso terrestre
per una valida ragione,
seguite questo mio consiglio:
andate a Volpedo,
da  un contadino autentico,
cogliete un esemplare unico
di pesca dall’albero
e dirigetevi a Milano,
al museo del Novecento,
con la pesca integra in mano
e una missione da compiere.

Ecco, ora,
soltanto se siete consapevoli
di essere una persona gentile,
attenta nei gesti
e rispettosa nella misura e nei limiti,
potete mangiare la pesca di Volpedo
di fronte al Quarto Stato
e entrare in estasi paradisiaca.

Questa è la connessione sincronica
tra bellezza del territorio italiano,
i suoi frutti deliziosi,
la storia,
la cultura,
la responsabilità
di ogni singolo individuo,
una curiosa e sana disobbedienza,
e l’Arte.

Sergio Bianco #logogenesi

 

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