Scritti di Sergio Bianco nel dominio dei Simboli.

Le regole sono onde: al momento giusto si infrangono.

 

infrangere-regole-onde

 

Mister Lei sta preparando il caffè
con la sua caffettiera a base ottagonale,
in alluminio doc.

Mister Lei conosce i limiti dell’alluminio
e accetta minime dosi di veleno
come elisir fortificante:
leggendari Sovrani si proteggevano così.

Il suono del caffè,
nella classifica dei suoni non naturali,
è al primo posto,
seguito a ruota dalla musica
del tempera-matite manuale
purchè, nel design essenziale,
non assomigli ad altro che a se stesso.

Così come, nel dominio dei simboli,
si sceglie di infrangere la simmetria,
Mister Lei ha deciso di rompere le regole.

Oggi e solo oggi, dopo dodici anni,
metterà di nuovo lo zucchero nel caffè.

Mister Lei versa il caffè
nella tazza di porcellana sottile.

Apre la zuccheriera,
prende con le dita lo zucchero di canna
a granelli grandi
e lo trasferisce nella tazzina
come una gru arancione
che si staglia nel cielo metropolitano.

Poi mescola, con l’indice di gradimento
finché la granulosità non scompare.

Dito scottante in bocca
per il rito orientale del risucchio.

Mister Lei beve beatamente il caffè
senza distrazione alcuna.
Il mignolo è sollevato con stile raffinato
e le parole scorrono nella testa in senso contrario.

Ha deciso, Lui o Lei, tutte le mosse del gioco.

Le regole sono come le onde:
al momento giusto si infrangono.

Sergio Bianco, Logogenesi

 

 

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