Scritti di Sergio Bianco nel dominio dei Simboli.

Simbologia e ritratto della natura umana.

 

Pollock-Norman-Rockwell

 

L’altro giorno, dopo il rito settimanale
dei palleggi agonistici, tesi e profondi,
sul campo da tennis del mio Maestro Oreste,
ho scoperto un fenomeno interessante.

Il fenomeno è un artista-tennista
che incrocio volentieri, qualche volta, sul campo.
So che lavora come barman
in un hotel prestigioso della riviera ligure.
Nel tempo libero,
gli piace  disegnare, soprattutto ritratti.

Nella mia visione,
è un artista di talento.
I suoi ritratti hanno l’anima.
Il suo difetto, se così si può dire,
è quello di non disegnare personaggi noti.
Infatti, molti ritrattisti o fotografi o caricaturisti,
diventano famosi e quotati
grazie al carisma delle celebrità che ritraggono
più che per la loro abilità nel disegnare..

Ritorniamo ai fatti di oggi.

Il fenomeno si avvicina
e mi mostra alcuni ritratti
che ha realizzato negli ultimi tempi.
Tra questi, emerge il ritratto di suo figlio,
un ragazzino di dodici anni.
Il ragazzo è disegnato
con espressione riflessiva:
il palmo della mano
è a contatto con il viso,
colto in espressione matura,
intelligente, presente.

L’artista mi confida
che suo figlio, dopo quel ritratto,
è molto migliorato a scuola
e ha iniziato un processo di crescita evolutiva.

Nulla di strano, per me.
Allora ho spiegato all’amico artista
alcune reazioni e conseguenze
che riguardano la simbologia
creata con metodo Logogenesi.

Il logo sintetizza visione e valori nel segno unico.
L’individuo che è parte dell’Impresa,
in presenza di una creazione Logogenesi,
avverte massimo rispetto,
tende ad alzare la sua personale asticella
dei valori e delle prestazioni
e si allinea volentieri ai livelli superiori
di sviluppo e di crescita
che il nuovo Logo naturalmente impone.

La stessa cosa è accaduta con il ritratto.

Essere visto dal padre
in un contesto di acquisita maturità,
induce il ragazzino
a entrare in quel nuovo ruolo
e a dimostrare di meritare la fiducia,
meritare quel ritratto, quella percezione,
quella proiezione, quella visione
così come l’insieme delle persone
inteso come “anima gruppo
cresce per meritare quel Simbolo.

Come reagisce uno spettatore
di fronte a un quadro di Pollock
esposto e celebrato
in un Museo istituzionale?
(Il disegno è di Norman Rockwell)

Lo spettatore, in completa soggezione
per l’autorevolezza del contesto,
non rimane certamente impassibile.
Egli si allinea
al mistero di quei colori
consacrati dalla critica mondiale
cercando nuove chiavi di esplorazione
e di crescita personale.

In ogni caso,
lo spettatore si toglie tanto di cappello.

Così funziona Logogenesi.
Così funziona, a qualsiasi livello, la natura umana.

Sergio Bianco, Logogenesi

 

 

 

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