Scritti di Sergio Bianco nel dominio dei Simboli.

Il segno di Zorro. Nome, Simbolo e riproducibilità.

 

Zorro-simbolo-logogenesi

 

Nella foto è visualizzata
la pancia Boteriana del sergente Garcia,
appena griffata dalla Z di Zorro.

Torniamo un attimo indietro nel tempo,
fino al brain-storming
tra Don Diego De la Vega, il nostro eroe,
Bernardo, il suo fedele servitore muto
e Tornado, il mitico cavallo nero.

Mi riferisco, naturalmente,
a un telefilm dello scorso millennio.
Se qualcuno lo ignora
così come ignora, ad esempio,
la magia delle pere di Cezanne,
ha la possibilità di studiare
entrambi gli argomenti in rete…

Il motivo della riunione,
avvenuta nella caverna segreta,
sotto la casa padronale di Don Diego,
e il motivo del brain-storming,
era trovare il nome dell’Impresa,
ovvero il Nome del personaggio
avendo cura
che l’iniziale del Nome stesso
fosse compatibile con la possibilità
di riprodurla con la spada.

La lettera I
è stata giudicata all’unanimità
troppo semplice:
“Idea buona per un’opera d’arte,”
ha commentato Bernardo,
il servitore muto,
mimando un taglio su una tela pittorica
e un indice astuto
e dritto sotto l’occhio…

Le lettere iniziali B,
C, D, G, O, S, Q, R, S
sono state scartate perché tondeggianti
e troppo difficili da riprodurre.

Il codice della sintesi
della chiarezza e della riproducibilità
erano molto sentiti da Tornado
che, oltre a essere un cavallo velocissimo,
era perfettamente ferrato
nel dominio Logogenesi.

La firma è connessa alla velocità
di realizzazione e di fuga.

La scelta di un nome
che inizia per M o per E
avrebbe causato
la cattura del personaggio
fin dalla prima sortita.

I tre eroi
hanno dovuto analizzare
tutto l’alfabeto prima di arrivare
alla soluzione finale:

Zorro, la volpe.
La Zeta inconfondibile,
tracciata in punta di spada.
Un segno che diventa suono.

Sergio Bianco #Logogenesi

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