Scritti di Sergio Bianco nel dominio dei Simboli.

Amazon. Naming e coerenza: le scatole esagerate.

 

Woody-Allen-orecchini-lunghi-Amazon

 

Nel film del 1975 “Amore e guerra“,
Woody Allen, nei panni di Boris,
regala al suo amore Sonja (Diane Keaton),
una scatola di lunghezza spropositata
e le sussurra:
“Cara, sono quegli orecchini lunghi
che ti piacevano tanto…”

Sembra che Amazon,
leader mondiale della vendita a domicilio,
si ispiri a questo capolavoro del cinema
per confezionare i propri pacchi.
Pacchi solitamente enormi, riempiti in fretta
con esagerata quantità di carta da imballo,
senza il minimo rispetto
riguardo al rapporto proporzionale
tra contenitore e oggetto contenuto.

Sembra che il Nome Amazon
autorizzi l’Impresa
a non considerare lo spreco,
come se la foresta amazzonica,
patrimonio verde di tutti,
fosse  sempre disponibile
per le necessità dell’Impresa.

Ad esempio, un mio Cliente, alcuni mesi fa,
ha ordinato 5 calendari da tavolo
e si è visto recapitare 5 enormi scatole,
ben superiori alla misura necessaria,
consegnate con 5 spedizioni separate:
uno spreco enorme.

Come ho già scritto in un precedente articolo
l’Impresa che utilizza un Nome,
deve avere sacro rispetto
per l’origine di quel Nome
che ha determinato la prosperità
e la ricchezza dell’impresa.

Il codice della Logogenesi numero sette
è la coerenza.
La coerenza non è soltanto
la perfetta corrispondenza e sintonia
tra il Logo e la filosofia dell’impresa.
La coerenza si manifesta,
a 360 gradi, nella visione e nei valori
applicati nella pratica quotidiana.

L’incoerenza dell’Impresa è un conflitto
che il Cliente avverte
con disagio o con sarcasmo.

Amore e coerenza,
incoerenza e guerra.

Sergio Bianco, Logogenesi

 

 

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