Scritti di Sergio Bianco nel dominio dei Simboli.

Arnaldo Pomodoro e la cerniera lampo di genio.

 

Arnaldo-pomodoro

 

Un tempo, in armonia con il suo volare,
a Palazzo Reale, a Milano,
ho visitato la mostra di Arnaldo Pomodoro
in compagnia di due cari matematici,
Giulia e Matteo.

Lei è esperta in crittografia,
Lui si interessa all’algebra commutativa
e alle sue interazioni
con la geometria algebrica.

Stimolati da alcune mie battute
ai confini con la realtà,
Matteo esce fuori, d’un tratto,
con questa intuizione:

“Questa scultura è una cerniera lampo”
Lampo di genio, aggiungo.

Effettivamente, in alcune sue opere,
Arnaldo Pomodoro
parte da superfici lisce e impeccabili
e le apre idealmente con una zip,
rivelando meccaniche interne sorprendenti.

Il cubo, la sfera
o la forma poliedrica tridimensionale
si aprono, come dice Matteo,
grazie a cerniere lampo
che rivelano texture materiche,
alfabeti primordiali da decifrare,
componenti misteriosi
che sembano indispensabili
alla creazione illusoria
della perfezione esterna.

Sembra che la meccanica interna,
parzialmente svelata,
determini la perfezione assoluta
di un orologio.

Le superfici a specchio risultano mutabili,
a seconda dei fenomeni esterni,
mentre il nucleo interno
della cerniera lampo di genio,
essendo ricco di sfaccettature assorbenti,
non cambia in modo così sensibile.

L’opera di Arnaldo Pomodoro
è esposta anche all’aperto,
nel cuore della grande piazza.

L’anima del cubo o della sfera
o della forma tridimensionale
che Pomodoro definisce,
rimane come in attesa,
mentre le superfici speculari
rivelano il circostante che muta,
il cambio continuo dell’opera.

Opera che ha visto, in esclusiva,
anche l’immagine dell’Artista
specchiarsi nella superficie riflettente
e poi svanire.

Nella piazza, un gruppo di suore,
raccolte con devota ammirazione
di fronte alla scultura
si specchia in essa
e determina un’opera d’arte diversa
rispetto a quando le religiose si allontanano
per fare spazio
al camion rosso dei vigili del fuoco
che passa sfrecciando a sirene spiegate.

Cosa sono quindi le sirene spiegate,
nel significato più profondo?

Nessuno la sa.

Allora lo chiederò a Ulisse
e domani condividerò con voi tutti
la sua risposta,
precisa e forte come una freccia
che passa attraverso dodici anelli.

Sergio Bianco

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