Scritti di Sergio Bianco nel dominio dei Simboli.

Churchill: inventare un Simbolo perfetto con due dita.

 

Churchill-Logogenesi

 

Tra le tante, memorabili frasi
pronunciate da Sir Winston Churchill,
ne risalta  una:
“Gli italiani
perdono le partite di calcio
come fossero guerre
e perdono le guerre
come fossero partite di calcio.”

Frase perfetta poichè è vera.
Un capolavoro.

Alla base di questa affermazione
c’è la passione
per ciò che si ritiene importante
e l’importanza
per ciò che ti appassiona.

Ciò che è importante per uno
non è detto che sia
importante per l’altro.

Nella mia visione, l’Impresa,
intesa come mestiere
e attività di lavoro
ha grande importanza
e valore.

Lo spicchio del lavoro
(parola composta
da lettere simili a valore)
è in equilibrio
con gli altri spicchi
dell’arancia ideale
della vita di ciascuno.

L’impresa è connessa
alla prosperità, alla gioia
e alla spiritualità.

La persona che va a lavorare,
e ritiene che questo
sia un peso faticoso,
si trova al cospetto
di un quotidiano duro e triste.

Diversamente,
la persona che opera
con passione, sacrificio e fatica
può anche non sentire lo sforzo
se sorretto da una forza interiore
o da  una visione d’Impresa
illuminante:

creare prosperità,
benessere, evoluzione
o la prospettiva di un mondo migliore
attraverso l’impegno,
lo sforzo e il sacrificio.

Ogni Impresa,
dovrebbe avere un sistema
di regole basate sui Valori
che portano a realizzare
la Visione dell’Impresa.

E dove si concentrano
i Valori e la Visione dell’Impresa?

Naturalmente si concentrano
nel segno unico:
si concentrano nel Marchio
creato in virtù
dei codici della Logogenesi.

E a questo punto,
se Sir Winston Churchill fosse presente,
alzerebbe la mano
mostrando indice e medio
a comporre la mitica V
in segno di Vittoria.

In fondo creare un Simbolo è facile.
Si fa con un dito, anzi, due..

e devi farlo per primo.

Sergio Bianco #logogenesi

Un pensiero riguardo “Churchill: inventare un Simbolo perfetto con due dita.”

  1. Nicola Pisani ha detto:

    Questo articolo ci spinge a considerare il potere evolutivo della passione nel lavoro come nella vita. Conferendo valore alle azioni e ai gesti quotidiani si scopre il senso più profondo dell’esistenza.

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