Scritti di Sergio Bianco nel dominio dei Simboli.

Cigno bianco e cigno nero: specularità infranta del simbolo.

 

simbolo-signo-cigno

 

La colonna infinita di Brancusi,
i solidi corrosi di Arnaldo Pomodoro,
le texture scultoree di Rabarama,
i frutti perpetui di Leverone,
le sculture cinetiche di Bob Potts,
e altre opere di artisti non ancora noti,
hanno in comune la ricerca
della bellezza primordiale
presente in Natura.

Il Simbolo,
creato su commissione per l’Impresa,
può nascere anche in piena libertà,
sempre in linea con i codici della Logogenesi.
Il Simbolo ha origine, come sempre,
nella definizione vettoriale delle linee,
nel rigoroso contrasto bianco e nero
e solo successivamente viene sviluppato
e vive in forma di scultura
o di opera tridimensionale
forgiata nei diversi materiali prescelti.

La scultura simbolica trova quindi spazio
in Gallerie d’Arte specializzate
per abitare, infine, in quelle dimore
dove l’essere cerca e trova
il rifugio primordiale,
oggi
così come oltre sedicimila anni fa,
in una grotta di Lascaux.

Il Simbolo visualizzato,
da me creato nel 2012,
dà vita
a una scultura in edizione limitata
formato  50x40x10 cm.

Il titolo dell’opera  è “SIGNO”,
termine che evoca
la regalità e la bellezza del cigno.

La natura del cigno bianco
e del cigno nero
si compenetrano
in un pezzo riflettente e unico.

La parola è composta
dal SI e dal No separati dalla G,
lettera che esprime rotazione,
capovolgimento
e l’arte di fluire
dal negativo al positivo
inteso come equilibrio armonico Yin-Yang.

Sergio Bianco #logogenesi

Un pensiero riguardo “Cigno bianco e cigno nero: specularità infranta del simbolo.”

  1. Nicola Pisani ha detto:

    Bianco forgia l’essenza simbolica offrendo un rifugio scultoreo per l’anima.

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