Scritti di Sergio Bianco nel dominio dei Simboli.

Grammatica del segno grafico. Cerchio e quadrato.

 

grammatica del segno grafico

 

Si disegni un quadrato
di base 80 mm (azzurro)
e un cerchio
di diametro 80 mm (azzurro).
Il cerchio sembra più piccolo.
Per avere la sensazione
che le due figure siano uguali
occorre disegnare il cerchio (bianco)
leggermente più grande:
diametro 84 mm.

Questo semplice esempio
spiega perchè
le lettere maiuscole
che presentano rotondità
nella parte superiore e inferiore,
come C, G, O, Q, S,
debbano superare leggermente
le aste verticali
delle lettere lineari
per formare una scrittura
armoniosa e uniforme.

Per lo stesso motivo,
il vertice superiore della A
e il vertice inferiore
della V o della W,
quando espressi con carattere appuntito,
oltrepassano lievemente
la linea di base o di altezza.

La distanza tra le lettere
è quindi regolata otticamente,
in armonia con i pieni
e i vuoti della scrittura.

La simmetria non è sempre
da preservare nella sua integrità.
A volte è necessario interpretare
le quote geometriche
in modo opportuno.

Epica la frase risolutiva
del film Guerre Stellari (1977):
«spegni il computer
e segui l’istinto, Luke».

Logogenesi
abbraccia sempre l’eccezione.

Nella nuova edizione
del libro “Logogenesi“,
disponibile sul sito omonimo
da dicembre 2020,
è presente una sezione di Grammatica
che sviluppa i seguenti temi:

Sinistra e destra,
direzioni del passato e del futuro.

I vettori del successo
o della sconfitta.

Direzione e spessore
del tratto calligrafico.

Lettere ascendenti, discendenti,
capovolgibili e immutabili.

E tanti altri argomenti interessanti…
Gli spazi azzurri, ad esempio.

Sapete cosa sono gli spazi azzurri?
Sono indispensabili come l’aria.
D’accordo, direte voi, ma cosa sono?
Lo scoprirete,
intanto fate come Luke,
uscite fuori,
finché resta un minimo di luce
e contemplate il cielo.

Sergio Bianco #logogenesi

 

 

Un pensiero riguardo “Grammatica del segno grafico. Cerchio e quadrato.”

  1. Nicola Pisani ha detto:

    Trovo valore nel modo in cui il testo unisce principi geometrici, estetica e riflessioni sulla percezione. Tutto ciò suscita in me l’interesse ad approfondire la relazione tra geometria e linguaggio visivo.

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