Scritti di Sergio Bianco nel dominio dei Simboli.

Slow Food: U Giancu tra le migliori Osterie d’Italia.

 

UGiancu-Ristorante-fumetti

 

Slow Food ha assegnato,
l’ambito riconoscimento della Chiocciola
alle migliori Osterie d’Italia.
La guida, che raccoglie le 270 elette,
è uscita in edicola o in libreria.

La Guida si intitola “Osterie d’Italia 2023”
Essere in Osteria o in trattoria,
significa sentirsi a casa,
ritornare a gustare i sapori della tradizione,
i piatti della Nonna,
quelli conditi a ritmo di stagione,
con due  ingredienti di base
sempre più rari e preziosi:
l’Amore e il Tempo.

Sono piatti tramandati
con parole e gesti pesati
e raramente scritti,
come un segreto alchemico
che si insegna per esperienza
e per trasmissione diretta.

L’ambiente poi è l’atmosfera serena,
la rosa che cogli quando stacchi la spina.

Sono fiero che il mio amico Fausto,
titolare di U Giancu,
ristorante dei fumetti di Rapallo,
sia nell’Olimpo di questi ritrovi
per palati semplici
e quindi molto più che fini.

Ho avuto il piacere,
in una notte di mezzaluna,
di creare il Marchio
per l’Osteria di Fausto.
Lo ripropongo oggi,
insieme alla motivazione del Simbolo
per celebrare il prestigioso riconoscimento.

Ecco gli ingredienti
che ho utilizzato per il marchio U Giancu,
creato in virtù dei codici della Logogenesi.

Il primo è un albero
poichè il ristorante è in un bosco,
in mezzo alla natura.
L’albero ha la chioma tondeggiante
così da evocare
la nuvola del fumetto. E due.
Il terzo ingrediente
è la testa di un personaggio tipico dei cartoons,
con grandi orecchie,
stile Yellow Kid, senza capelli,
naso per aria
e sguardo rivolto al cielo.
La luna, quarto ingrediente,
si specchia sul viso di chi ha un desiderio.
La testa della figura
possiede la forza universale del sorriso,
il quinto elemento.
La bocca è aperta,
ghiotta di stupore,
cibo e allegria…
Il tronco dell’albero,
fino alla punta estrema della radice,
evoca il colletto del giullare (e sei)
in linea con lo spirito cordiale del servizio.
La mezzaluna ricorda la “cuisine” ,
lo strumento del mestiere,
e la saggezza contadina delle fasi lunari.
Il cerchio centrale
è il fulcro della tavola, settimo ingrediente,
e luogo sacro in cui le persone si ritrovano.
Nella visione aerea se ne distinguono tre :
il tavolo non è pieno,
ma è pronto ricevere un nuovo ospite,
metafora di accoglienza
e apertura verso nuove idee.

Sergio Bianco, Logogenesi

 

 

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